20 Novembre 2023: inaugurazione degli spazi del Castello di Lucento

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COMUNICATO STAMPA

Torino, 20/11/2023

Inaugurati gli spazi riqualificati del Castello di Lucento.
Si apre un nuovo capitolo per l’ex residenza sabauda che, con la Fondazione AIEF, è pronta a diventare un nuovo polo socio-educativo e culturale aperto al pubblico con attività per bambini e famiglie.

Il Castello di Lucento, noto per essere stato residenza di caccia dei Savoia e punto strategico durante l’Assedio di Torino, riprende vita con una nuova funzione sociale.
È il progetto della Fondazione AIEF per l’infanzia e l’adolescenza, sostenuto da oltre 50 aziende e fondazioni private del territorio, che prevede la nascita di un nuovo polo socio-educativo-culturale negli spazi dell’ex residenza di caccia preferita del Duca  Emanuele Filiberto.

Solo un anno fa la Fondazione presentava alla città il suo progetto, avviando la raccolta dei fondi necessaria per la ristrutturazione. Prima a credere nel progetto sociale che AIEF ha ideato per il Castello è stata la proprietà, la IPI SpA, che ha scelto di concedere gli spazi in uso gratuito alla Fondazione.

In un solo anno sono stati avviati e completati i lavori di ristrutturazione che consentiranno ad AIEF di poter riaprire il Castello al pubblico nei primi mesi del 2024.

Con due eventi, che si sono tenuti domenica 19 e lunedì 20 novembre, la Fondazione ha mostrato ai suoi ospiti gli spazi ristrutturati e oggi ricchi di installazioni artistiche e percorsi didattici.

Ospite d’eccezione dell’evento inaugurale di domenica sera, a cui sono accorsi i sostenitori della Fondazione, è stato Al Bano Carrisi.

Il nostro progetto per il Castello di Lucento dimostra l’importanza per il territorio dell’unione tra profit e no-profit. Oggi siamo lieti di annunciare che i lavori di ristrutturazione dell’ex residenza sabauda sono conclusi e presto saranno avviate tutte le attività, a cominciare dalla riapertura al pubblico della strutturaannuncia Tommaso Varaldo, presidente della Fondazione AIEF.

Il Progetto

Nel 2022, la Ipi SpA ha abbracciato il progetto di AIEF concedendole l’uso degli spazi per i prossimi undici anni.
Dal 2024, a lavori conclusi, e grazie alla raccolta di ulteriori donazioni destinate all’acquisto dell’arredo, il Castello sarà pronto ad accogliere un nuovo polo socio-educativo e culturale aperto alla comunità, con particolare attenzione ai bambini e agli adolescenti.

Le diverse attività si snodano nelle sale dei tre piani del Castello con un comune denominatore: la mostra permanente della collezione AIEF di opere d’arte contemporanea di Eugenio Bolley, cornice in cui tutto prende forma.
Numerose esperienze psicopedagogiche, realizzate con i più importanti musei del mondo, hanno da tempo evidenziato come l’arte sia un valido strumento di socializzazione, formazione e inclusione tra i bambini e gli adolescenti.

Ed è per questo che il Castello di Lucento si costituisce innanzitutto come un nuovo polo museale.

Le attività – la struttura è pronta ad avviare, nei primi mesi del 2024 tutte le attività previste nei tre piani che hanno ripreso vita:

  • Spazi polivalenti per eventi, conferenze, laboratori e attività culturali
  • Una caffetteria sociale aperta al pubblico con l’obiettivo di fornire opportunità lavorative e persone fragili
  • Attività e laboratori didattici per bambini, adolescenti e famiglie
  • Un Centro Diurno Socio Riabilitativo per adolescenti con patologie psichiatriche a supporto della rete NPI dell’ASL Città di Torino e del reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Regina Margherita
  • Esperienze Museali aperte al pubblico e alle scuole

Si specifica che le attività commerciali saranno di carattere no profit: infatti, i proventi sia della caffetteria sia dell’affitto di spazi a terzi saranno destinati alle attività della Fondazione. Inoltre saranno strumento di formazione ed inserimento lavorativo per under 30 con disabilità.

Tempi record 

Solo un anno fa, al gala della Fondazione, che si teneva proprio il 20 novembre 2022, AIEF annunciava l’avvio della raccolta fondi per la ristrutturazione e avviava tutta la macchina burocratica.
In un solo anno la Fondazione ha coinvolto 50 partner del territorio, tra aziende e fondazioni private, avviato e concluso i lavori di ristrutturazione.
I lavori di riqualificazione degli spazi e l’avvio delle progettualità sono resi possibili unicamente grazie alla rete di sostenitori che, insieme alla Fondazione, credono nel valore dell’impatto sociale e territoriale che la rinascita del Castello di Lucento potrà sviluppare e grazie alla Città di Torino che ha previsto una destinazione d’uso temporanea per rendere utilizzabili gli spazi.

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