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Il Castello di Lucento

La nuova sede della Fondazione AIEF

Grazie al progetto della Fondazione AIEF il Castello di Lucento, storica residenza sabauda ubicata nella periferia nord di Torino, viene recuperato e aperto alla comunità per divenire la sede di un nuovo polo socio-educativo-culturale dedicato ai bambini, ai giovani e alle loro famiglie.

Il Castello di Lucento, le cui origini risalgono intorno al 1300, è noto come residenza di caccia del Duca Emanuele Filiberto di Savoia e punto strategico durante l’assedio di Torino del 1706. Non solo residenza sabauda, sono state molteplici le destinazioni assunte dal Castello nei secoli: torre di guardia, palazzo fortificato, casa colonica, sede dell’Istituto agrario Bonafous e poi ancora dell’azienda Teksid, per poi divenire proprietà della Ipi Spa. Nel 2022, dopo un periodo di inutilizzo, la proprietà ha abbracciato il progetto della Fondazione AIEF concedendole l’uso degli spazi per i prossimi anni.

Con il progetto della Fondazione AIEF il Castello di Lucento si risveglia con un nuova funzione sociale. Attraverso un intervento di riqualificazione strutturale, che terminerà a fine 2023, gli spazi dell’ex residenza sabauda vengono recuperati per accogliere un nuovo polo socio-educativo e culturale aperto alla comunità, con particolare attenzione ai bambini e agli adolescenti.

Le progettualità che si sviluppano nel rinnovato Castello di Lucento sono diverse e numerose, anche grazie alla rete di enti del terzo settore e imprese che sono partner del progetto. Le diverse attività, che saranno avviate nei primi mesi del 2024, si snodano nelle sale dei tre piani del Castello con un comune denominatore: la mostra permanente della collezione AIEF di opere d’arte contemporanea di Eugenio Bolley, cornice in cui tutto prende forma.

Numerose esperienze psicopedagogiche, realizzate con i più importanti musei del mondo, hanno da tempo evidenziato come l’arte sia un valido strumento di socializzazione, formazione e inclusione tra i bambini e gli adolescenti.
Ed è per questo che il Castello di Lucento si costituisce innanzitutto come un nuovo polo museale.

Il piano terra, con il giardino e il fossato storico, è il luogo dedicato all’incontro e alla socialità. Un ampio salone per ospitare attività culturali, conferenze, laboratori, feste private ed eventi aziendali; una caffetteria sociale aperta al pubblico, immersa nel verde, lontana dal traffico e dalla frenesia quotidiana. Queste attività sono direttamente gestite dalla Fondazione e sono pensate sia per offrire concrete opportunità di inserimento lavorativo per under 30 con disabilità sia come strumento di sostentamento per la continuità dell’intero progetto. Un caffè, preso al Castello, è buono e fa del bene! Un evento, organizzato al Castello, ha importati ricadute sociali!

Il primo piano ospiterà un Centro Diurno Socio Riabilitativo per adolescenti con patologie psichiatriche a supporto della rete della NPI dell’ASL Città di Torino e del reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. Negli spazi del primo piano del Castello, all’interno del Centro Diurno, si svilupperà anche l’Accademia dei Sensi, un percorso sensoriale terapeutico all’interno di ambienti stimolanti e ricchi di installazioni artistiche per promuovere la mindfulness e la crescita personale.

Il secondo piano è riservato a percorsi museali e didattici. Attraverso una partnership con le imprese e i loro musei, la Fondazione promuoverà annualmente una mostra temporanea con l’obiettivo di diffondere la conoscenza delle arti e dei mestieri, approfondire la storia delle filiere e fornire nuovi strumenti di orientamento per i giovani e per le scuole.

I lavori di riqualificazione degli spazi e l’avvio delle progettualità sono resi possibili unicamente grazie alla rete di sostenitori che, insieme alla Fondazione, credono nel valore dell’impatto sociale e territoriale che la rinascita del Castello di Lucento potrà sviluppare.

Ad oggi, oltre trenta enti profit e no profit e numerosi privati cittadini hanno aderito alla raccolta fondi per sostenere i costi di avvio di questo progetto.

Anche una piccola donazione può aiutare a realizzare questo sogno.

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