A teatro si lotta contro bullismo e cyberbullismo

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A TEATRO SI LOTTA CONTRO BULLISMO E CYBERBULLISMO
di Simona Donati, consigliere AIEF

Il 7 febbraio, in occasione della giornata internazionale contro il bullismo e il cyberbullismo, si è tenuto, in memoria di Michele Ruffino, giovane rivolese vittima di bullismo, lo spettacolo teatrale “Avrei soltanto voluto. Cyberbullismo e Web Society”, di Simone Cutri con Edoardo Mecca, organizzato dalla Fondazione AIEF.

Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni allarmanti e, purtroppo, il numero di bambini e ragazzi che subiscono atti di prevaricazione – di natura fisica e/o psicologica – è in forte crescita. 

Gli attori protagonisti del bullismo sono il bullo e la vittima, ma svolge un ruolo fondamentale anche chi assiste, che diventa complice delle sopraffazioni poste in essere dal bullo. Quest’ultima figura assume un ruolo centrale nel cyberbullismo. Nel web, infatti, navigano molti osservatori che, intervenendo a favore della vittima o del bullo o semplicemente condividendo il materiale nei vari social network o cliccando su un like, consolidano e amplificano il processo di vittimizzazione. 

Un ruolo fondamentale nella lotta al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo è giocato dalla scuola che ha il compito di educare e formare il minore. Il Dirigente scolastico ha, infatti, l’obbligo di definire misure dedicate alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. Proprio per l’importanza che rivestono gli istituti scolastici, la Fondazione Aief, partendo dall’opera d’arte “Parole per quattro stagioni” del Maestro Eugenio Bolley, ha attivato un percorso didattico distribuendo 5mila riproduzioni in formato cartolina dell’opera agli studenti di alcuni licei al fine di stimolarli a confrontarsi sul delicato tema del bullismo e del cyberbullismo. I “liberi pensieri”, nati da questa iniziativa, saranno raccolti dalla Fondazione AIEF che premierà quelli più significativi capaci di trasmettere messaggi positivi e costruttivi ai loro coetanei.

Purtroppo non sempre è facile individuare le caratteristiche del soggetto bullo e ancor meno del soggetto bullizzato, proprio per tale motivo è fondamentale che vengano poste in essere campagne di sensibilizzazione come quella messa in campo dalla Fondazione AIEF. 

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