Nasce il periodico della Fondazione AIEF

News

NEWS

NASCE IL PERIODICO DELLA FONDAZIONE AIEF
di Ezio Ercole, Vicepresidente ODG Piemonte

La nascita di una pubblicazione, specialmente cartacea, oltre ad essere una speranza, ricopre un ruolo sociale che già di per sé merita attenzione. A fortiori quando si consolida come organo di una meritoria associazione che si occupa di famiglia, bambini ed adolescenti. La scelta dell’AIEF di accostare all’ormai classico sito web, un giornale fatto di materiale solido, sfogliabile, odorabile, ci fa ben sperare sulla insostituibilità della carta stampata per rilanciare argomenti centrali della vita delle donne e degli uomini del Terzo Millennio. Anche la direzione affidata alle gentili quanto determinate mani della collega Sabrina Gonzatto è una garanzia. 

Alcuni potrebbero obiettare che le magnifiche sorti e progressive della rete rendono superflue tecniche consolidate ma ormai desuete. Invece noi vogliamo caparbiamente continuare a ritenere il media di carta insostituibile per la sua potenziale capacità di riflessione ed analisi che dona a chi lo frequenta ed a chi lo scrive.

Quando si parla di famiglia, della sua tutela, del suo essere cellula fondamentale di ogni società che voglia mantenere le caratteristiche proprie del genere umano (senza dimenticare le famiglie di animali non appartenenti all’homo sapiens così ben descritte dagli etologi), è essenziale fare riferimento ad un media che diventa messaggio e veicolo di informazione e riflessione.

“Farsi prossimo” nei confronti di coloro che sono oggettivamente la parte debole di una società pur evoluta, con l’ascolto e l’azione (straordinaria la catena di solidarietà per i bambini dell’Ucraina capeggiata dal presidente Tommaso Varaldo), vuol dire reificare e rendere operative energie vivificanti che trovano nell’ AIEF un sicuro punto di riferimento.

Il mezzo per comunicare diviene così strategico come avanguardia, presidio e veicolo di circolazione di idee in un mondo che ha perso molte certezze non sostituite dal dubbio prometeico o almeno dal principio di falsificazione di Karl Popper. 

Media, mezzo, cartaceo e on line, che rappresenta l’ultima trincea del vero nei confronti del verosimile o, peggio, della notizia falsa ad uso e consumo dei soliti manipolatori del reale. Per non parlare del terzo genere di notizia, plasmata, nè vera nè falsa, ma plasmabile appunto ad ogni circostanza. Ne abbiamo un chiaro esempio nell’azione teatrale: ciò che si recita è vero ma è finzione che non passa indifferente a chi assiste, anzi così come nel circo massimo romano non si combattevano vere battaglie ma il sangue scorreva lo stesso, così oggi sentiamo il bisogno, indotto!, di informazioni che aumentino il tasso di dipendenza in un crescendo che ci è sfuggito di mano.

Ecco perchè è doveroso plaudire al primo vagito di una rivista che è luogo di servizio e restituzione di senso alla vita: un vero canto di gioia, nella leggerezza di chi combatte una buona battaglia a prescindere, consci delle sfide da affrontare in campo aperto e senza rete di protezione.

Continua a navigare

Articolo successivo
Le interviste di Sabrina Gonzatto: Dario Arrigotti, Console Onorario dell’Ucraina in Piemonte
Menu